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lunedì 15 aprile 2013

Se Super Mario diventa Super Maria...

Interessante l'articolo pubblicato da Fabio Parri sulle differenze di genere presenti ormai oltre che nei mass-media anche nei videogiochi. L'articolo potete leggerlo integralmente a questo link.
Da sapere inoltre sempre per restare sull'argomento, la ricerca svolta da Anita Sarkeesian, giovane blogger canadese ventottenne e studiosa di mass-media che ha svolto un interessante progetto di studio sull'utilizzo della figura femminile all'interno dei videogames.
Per finanziare la propria ricerca, la studiosa ha infatti intrapreso una vera e propria campagna on-line per la raccolta fondi producendo una serie di documentari riguardanti l'utilizzo della figura femminile accompagnati da un'attenta analisi dei luoghi comuni più abusati all'interno del mondo dei videogiochi. La risposta della Rete è stata entusiasta ed i fondi ottenuti dalla blogger canadese sono stati di molto superiori alle aspettative ed alla somma realmente richiesta.
Potete vedere qui, la prima parte della serie: Tropes vs Women in Videogames che tradotto significa appunto Stereotipi contro le donne nei videogiochi. La cosa negativa di questa vicenda è che sembra che la ricercatrice sia diventata il bersaglio preferito di migliaia di videogiocatori maschi che non si sono sottratti ad inoltrarle focose minaccie di violenze e, addirittura di morte. Francamente, il mondo dei videogiochi ritengo debba tendere al divertimento e all'inclusione, in quanto la possibilità di affrontare attraverso la realtà virtuale diversi scenari e vivere svariate dimensioni e personaggi, dovrebbe portare ad eliminare pregiudizi di questo tipo. Chi è del resto quel ragazzo che non si è entusiasmato ad indossare i panni della nota eroina Lara Croft della saga di Tomb Raider? E chi è quella ragazza che non si diverte a vivere il simpatico mondo di Super Mario? Insomma, i videogiochi sembrano essere uno strumento utile a superare quei pregiudizi che nel mondo reale non hanno più ragione di essere se vogliamo impegnarci a costruire un mondo più civile, democratico e che dia ad ognuno uguali opportunità.

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